
Due grandi scuole e filosofie sartoriali dettano da secoli i canoni dell’abbigliamento maschile classico.

La scuola inglese, da sempre espressione dello stile e dell’eleganza assoluta, vanta di una storia lunga come una passione. A Savile Row, tempio del bespoke inglese, i sarti dell’ago e filo creano vestiti su misura in perfetto aplomb. La parola d’ordine è compostezza, affermare attraverso l’abito quel senso di superiorità e di nobiltà tipica del gentleman inglese. Uno stile tipicamente formale e rigoroso.
La scuola italiana, tradizionalmente è quella napoletana che, successivamente, si è estesa anche a Milano e Roma. Uno stile unico e inconfondibile. I punti dei loro aghi hanno realizzato, e realizzano ancora oggi, abiti per personaggi illustri di tutte le provenienze: attori celebri, uomini di cultura, poeti e aristocratici.
Napoli è un modo di essere, di vivere le ore del giorno e di interpretare l’abbigliamento maschile. All’ombra del Vesuvio si dettavano le leggi del saper vestire e ancora oggi è sovrana di stile, riconosciuta in tutto il mondo. Non c’era scantinato in cui non ci fosse un sarto, un esperto occhiellatore, un pantalonaio; il cosiddetto “O’ Mast”.

La sartoria napoletana crea un’eleganza morbida e piacevole, disinvolta anche nei suoi, per alcuni considerati tali, difetti.
Certe pieguzze rappresentano vita, in cui la parola d’ordine è scioltezza.